venerdì 25 novembre 2011

68-08 Sessantottozerootto - Dialoghi a distanza sui tempi che cambiano




Sessantottozerootto
Dialoghi a distanza sui tempi che cambiano
di
Marcello Cella,
Giuseppe Favilli e Francesca Paita
Musiche originali di Francesco Celati
Canzoni di Alfredo ed Evelin Bandelli e The Vanz

Cosa è stato il '68 a Pisa? Come è stato vissuto dai protagonisti dell'epoca? E che cosa rimane oggi di quel fuoco, di quella passione che aveva spinto migliaia di giovani a scendere per mesi quasi quotidianamente in piazza, ad occupare le facoltà universitarie, ad espandersi come un'onda in piena in città? Quali sono stati i fatti che hanno contrassegnato questo enorme e complesso movimento giovanile a Pisa? Quando è nato veramente il Sessantotto a Pisa? E quando è finito? Cosa lega la critica anti-autoritaria di quegli anni con le richieste di cambiamento che da almeno 15 anni salgono periodicamente alla ribalta sostenute da movimenti giovanili variegati, dai no global agli indignati? Queste sono alcune delle problematiche che il documentario prova a raccontare attraverso quaranta interviste a molti dei protagonisti di quell'epoca irripetibile e ad alcuni giovani da anni impegnati a livello politico, sociale e culturale in città per tenere accesa la fiamma del bisogno di cambiamento che pervade loro ed i loro coetanei. Un documentario necessariamente parziale data la complessità degli avvenimenti e dei suoi protagonisti, ma ricco di elementi utili ad una riflessione storica, politica e culturale sull'Italia degli ultimi 40 anni. Sullo sfondo di un affresco storico a tinte forti si muovono i protagonisti-narratori di queste interviste, le loro vicende personali, i conflitti, i luoghi di incontro e di scontro in città, le nuove forme di comunicazione e di socializzazione, il loro intreccio con le vicende politiche nazionali e internazionali che prefigurava già una forma di globalizzazione delle coscienze, prima ancora che economica. Le lotte contro lo sfruttamento, contro le ingiustizie sociali, contro l'autoritarismo del potere rimbalza dal '68 nel vissuto quotidiano e nelle lotte dei giovani di oggi che, chiamati a riflettere su quel periodo storico e sul suo rapporto con la nostra epoca, ne traggono elementi di pensiero tutt'altro che banali o scontati. E una richiesta, inaspettata e forse paradossale, di “silenzio”, di allontanamento dal rumore spesso cacofonico di un'epoca dominata dal vociare spesso insulso dei mass-media, e di conseguente “ascolto” di sé stessi e degli altri. Per trovare risposte nuove a domande che non sono solo di carattere politico o sociale, ma anche esistenziale, per scoprire modi di vita meno distruttivi per l'uomo e per il suo ambiente. O, forse, anche solo per continuare ad inseguire un sogno o un'utopia che, per quanto irraggiungibile, possa illuminare ancora il loro cammino di giovani uomini e donne che lottano per cambiare, anche solo un po', questi tempi vuoti, mediocri e stupidi in cui viviamo.





Info:
web: www.neokifilm.it
email: info@neokifilm.it
tel. 050-573866
cell. 349-7331156

mercoledì 16 novembre 2011




I documentari della NeOki Film alla Biennale del Cinema dei Ragazzi di Pisa
Fra le molte cose in programma alla Biennale del Cinema e della Multimedialità dei Ragazzi di Pisa di quest'anno ci sono anche alcuni lavori realizzati dalla NeOki Film, un'associazione culturale di cineasti e giornalisti pisani che dal 2006 portano avanti una loro ricerca sul cinema della realtà, in particolare sul documentario a carattere sociale e culturale, sia lavorando su progetti originali, sia facendo corsi con alcune scuole medie della provincia di Pisa e di Lucca.
Giovedì pomeriggio, 17 novembre, alle ore 16.00, presso il complesso scolastico “Marchesi” di Pisa verrà proiettato “Ma sempre coraggio” di Francesca Paita. La storia raccontata da questo documentario parte da una mattina del giugno 1915 quando un ragazzo di 21 anni, Tomaso Catapiani, viene chiamato al fronte, assieme a tanti suoi coetanei. Da questo momento il giovane Tomaso inizia una fitta corrispondenza con la famiglia in cui racconta alcuni episodi importanti della Grande Guerra come la presa di Gorizia, ma soprattutto le ansie, le attese, le paure della vita in trincea. Quasi ogni sua lettera si chiude con un messaggio in parte rivolto a sé stesso, in parte ai suoi lontani interlocutori: “ma sempre coraggio”. L'ultima lettera Tomaso la scrive il 23 gennaio del 1918. Tre giorni dopo, in una battaglia sull'Altopiano di Asiago, viene ferito, fatto prigioniero dagli Austriaci e portato in un loro ospedale, dove muore il 14 febbraio 1918. Il suo corpo sepolto nel cimitero di guerra austriaco di Grigno, viene successivamente trasferito nel Sacrario di Castel Dante a Rovereto. Ma tutto questo la sua famiglia lo scoprirà 60 anni dopo, per caso, perchè il soldato Catapiani era stato dato per disperso. Rimangono però le sue lettere, quelle di un giovane catapultato in una drammatica realtà molto più grande di lui, le sue speranze per un futuro migliore, la sua denuncia di una guerra stupida e sanguinosa come tutte le guerre.
Venerdì pomeriggio, 18 novembre, invece, sempre alle ore 16.00 presso il complesso Marchesi, sarà la volta dell'anteprima di “Sessantottozerootto – Dialoghi a distanza sui tempi che cambiano” di Marcello Cella, Giuseppe Favilli e Francesca Paita. Il documentario è frutto di 3 anni di lavoro da parte dei cineasti della NeOki Film e nasce da una riflessione su cosa è stato il '68 a Pisa e su cosa è rimasto di quel complesso movimento giovanile nel modo di fare politica ed impegnarsi nel sociale dei giovani di oggi. Attraverso 40 interviste e la rielaborazione di molto materiale documentario inedito, “Sessantottozerootto” racconta la complessità di quegli avvenimenti apparentemente molto lontani dall'oggi soffermandosi su alcuni episodi emblematici, come il drammatico capodanno del '68 alla Bussola di Viareggio che portò al ferimento di molte persone, in particolare del giovane studente Soriano Ceccanti che ancora oggi porta su di sé i segni di quei drammatici avvenimenti, o la morte, nel '69, del giovane Pardini colpito da un lacrimogeno della polizia. Un documentario necessariamente parziale data la complessità degli avvenimenti e dei suoi protagonisti, ma ricco di elementi utili ad una riflessione storica, politica e culturale sull'Italia degli ultimi 40 anni. Sullo sfondo di un affresco storico a tinte forti si muovono i protagonisti-narratori di queste interviste, le loro vicende personali, i conflitti, i luoghi di incontro e di scontro in città, le nuove forme di comunicazione e di socializzazione, il loro intreccio con le vicende politiche nazionali e internazionali che prefigurava già una forma di globalizzazione delle coscienze. Le lotte contro lo sfruttamento, contro le ingiustizie sociali, contro l'autoritarismo del potere rimbalza dal '68 nel vissuto quotidiano e nelle lotte dei giovani di oggi che, chiamati a riflettere su quel periodo storico e sul suo rapporto con la nostra epoca, ne traggono elementi di pensiero tutt'altro che banali o scontati. E una richiesta, inaspettata e forse paradossale, di “silenzio”, di allontanamento dal rumore spesso cacofonico di un'epoca dominata dal vociare spesso insulso dei mass-media, e di “ascolto” di sé stessi e degli altri. Per trovare risposte nuove a domande che non sono solo di carattere politico o sociale, ma anche esistenziale, per scoprire modi di vita meno distruttivi per l'uomo e per il suo ambiente. O, forse, anche solo per continuare ad inseguire un sogno o un'utopia di cambiamento dei propri destini e di quelli della società in cui vivono. Il documentario si avvale delle musiche originali del compositore pisano Francesco Celati e delle canzoni dei cantautori pisani Alfredo ed Evelin Bandelli, oltre che della giovane band grossetana Vanz.
NeOki Film sarà anche presente in concorso con un film realizzato quest'anno da Marcello Cella e Giuseppe Favilli con la classe 3^B della Scuola Media “Galilei” di Montopoli Valdarno, coordinata dalle insegnanti Antonella Francesi e Donatella Taddei, uno dei 14 portati a termine in questi anni dall'associazione culturale pisana in alcune scuole della provincia di Pisa. “The Groups”, questo il suo titolo, che verrà proiettato venerdì mattina, parte dalla riflessione su un disagio vissuto da un ragazzo particolarmente sensibile all'interno della sua classe che lo conduce all'emarginazione ed all'esperienza angosciosa della droga, alla solitudine ed alla malattia, fino alla tragedia sfiorata della morte. Infatti Marco, questo il nome del protagonista, un giorno finisce in ospedale e cade in coma. Il suo stato fra la vita e la morte si trasforma presto in un'ondeggiante esperienza fra la realtà ed il sogno in cui si incrociano con ironia i destini di una giornalista a caccia di scoop, i dolori delle giovani professoresse alle prese con le strategie per cercare di arginare l'esuberanza dei ragazzi, ed un curioso reality show televisivo, “The Groups”, utilizzato per cercare di unire i ragazzi facendo leva sull'amicizia e la solidarietà più che sul classico individualismo caratteristico di questi prodotti televisivi. Raccontato con un linguaggio molto diretto e crudo, il film sta narrativamente a metà strada tra il film adolescenziale e le citazioni indirette di film culto come “Trainspotting” di Danny Boyle.
NeoKi Film è un'associazione culturale il cui scopo è quello di diffondere a tutti i livelli la conoscenza e la passione per il documentario, un mezzo espressivo che sempre più si impone come strumento di analisi necessario per comprendere l'evoluzione sociale e culturale del nostro paese e del nostro tempo. I fondatori di Neoki Film sono videomakers da tempo impegnati nella progettazione, nella divulgazione e nella realizzazione di documentari ed altri prodotti audiovisivi. Fra le sue realizzazioni più importanti sono da segnalare “Un sorriso in faccia al mondo – Diventare grandi in Romania” di Marcello Cella, girato nel 2006 in Romania presso alcuni centri d'accoglienza per bambini e adolescenti provenienti dai terribili orfanotrofi di quel paese, e “Sognando il derby” di Francesca Paita (2010) sul mondo dell'ippica a Pisa.

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