di
Marcello Cella
penisola......
Il giovane seduto sul bordo della piazzola continua a fumare pensieroso. Comincia ad alzarsi un po' di vento. Il mare sembra agitarsi mentre le nubi continuano ad allargarsi all'orizzonte.
occidentali con possibilità di temporali...
Il suo compagno intanto ricomincia ad azionare la manopola della radio e ad attraversare velocemente altre stazioni radiofoniche. Il suo volto è teso nello sforzo della ricerca. Brevi frammenti musicali si alternano a spezzoni incomprensibili di parlato. Sul frontalino dell'autoradio scorrono freneticamente i numeri luminosi che segnalano la modulazione di frequenza delle varie stazioni radio. Finalmente il volto del giovane si apre in un sorriso. Una musica fortemente ritmata si diffonde nell'aria. Il cantante intona rime smozzicate in inglese con uno strano falsetto vagamente minaccioso su un tappeto di chitarre distorte. Il giovane si accomoda meglio sul sedile e agita le mani fuori dal finestrino.
GIOVANE
Marco, senti questa!
Marco si gira di sbieco e lo guarda senza parlare. Accenna un sorriso stanco. Sulla strada passano due operai di mezza età che vanno al lavoro in bicicletta. I due chiacchierano animatamente.
OPERAIO 1 ...E il Ferrari che dice?...
turno vado a parlare con...
I due si allontanano. Alcuni gabbiani si alzano in volo dalla barriera rocciosa che si erge a pochi metri dalla spiaggia. La sagoma di una grossa nave si erge all'orizzonte. La sua mole è tale che in lontananza il suo movimento è quasi impercettibile. Del fumo bianco esce lentamente da una grossa canna fumaria posta più o meno al centro dello scafo. Il brano musicale sfuma e interviene la voce dello speaker. In sottofondo una musica techno.
sull'orlo del vulcano...(ride)
Marco schiaccia il mozzicone di sigaretta con il piede, si stropiccia il viso con le mani e torna a guardare il mare.
La voce sfuma e salgono in primo piano le note di un nuovo brano. La musica ha un incedere solenne e cadenzato. Una viola elettrica stride in sottofondo mentre la voce del cantante si muove languidamente in primo piano. L'orizzonte è quasi completamente coperto dalle nubi. Solo un tenace spicchio di luce rosata resiste all'allargarsi del grigio minaccioso.
SCENA 2
Dissolvenza incrociata.
SCENA 3
MARCO
Ho mal di testa...
Pierce...Peccato che è morto...
Il giovane si chiude in un silenzio melanconico e guarda fuori dal finestrino. Le luci della periferia cittadina attraverso il finestrino appannato dall'umidità sfumano in un vago e indistinto alone colorato. Marco lentamente rallenta l'andatura dell'automobile fino a fermarsi vicino ad un bar dall'insegna ancora luminosa.
MARCO Che devi fare oggi, Andrea?
collocamento...
I due rimangono per un attimo seduti senza dire niente. Il pezzo musicale finisce. Marco gira la manopola del sintonizzatore e spegne l'autoradio.
SCENA 4
Dissolvenza incrociata.
SCENA 5
buona giornata...piove, è quasi buio, fa freddo... La ragazza si alza ed esce dalla stanza.
SCENA 6
ricerca di un lavoro?... La ragazza esce dalla stanza.
SCENA 7
comprensione...e che vi meritate un bel soul d'annata...
Alcuni brevi fruscii, poi le note di un organo dal suono pastoso si librano su uno scandito ritmo soul. La ragazza, rassegnata, afferra una giacca di lana su una sedia e un ombrello appoggiato in un angolo, spegne la radio ed esce richiudendosi la porta alle spalle.
SCENA 8
scelta...
Marco esce dalla cabina dello studio e si stiracchia. Quindi entra in un vicino ufficio dove un altro giovane, seduto ad una scrivania mangia una focaccia sfogliando contemporaneamente alcuni quotidiani ed evidenziandone alcuni titoli con un pennarello. Il giovane si volta verso di lui e fa una smorfia di saluto.
GIOVANE
Nottata dura?
andare mai. E' un posto di merda con gente di merda ... Il giovane sorride accondiscendente.
GIOVANE
Me lo ricorderò...
Quindi si immerge nuovamente nella sua occupazione. Marco si dondola per un attimo appoggiandosi allo stipite della porta. Quindi esce.
SCENA 9
instabile dei passeggeri è messo a dura prova dalla guida dell'autista.
SCENA 10
SCENA 11
SCENA 12
VOCE DI DONNA (v.f.c.) ...Anna, finalmente è qui...Ero proprio disperata...
Anna entra in un grande e lussuoso salone arredato con un misto di mobili d'antiquariato e mobili moderni dal design molto ricercato, divani dai colori vivaci, vasi di porcellana, tappeti. Una elegante signora sui quarantacinque anni si aggira nervosamente qua e là. Appena la vede le si fa incontro. Anna cerca di giustificarsi.
traffico...gli autobus fanno ritardo...
La donna non dà segno di averla ascoltata e continua il suo ragionamento come se seguisse unicamente il filo dei suoi pensieri.
muro. Ne estrae un cappotto beige. Lo indossa.
...Si...certo signora...
ANNA
La donna poi afferra una borsetta nera e una cartella appoggiate su un tavolino di marmo.
ANNA ...Arrivederci signora...
Ma prima che la porta d'ingresso si richiuda. La donna torna sui suoi passi e richiama la ragazza.
che è in Romania...e che torna sabato...
ANNA ...Certo, signora, non si preoccupi...
La donna accenna un sorriso nervoso ed esce definitivamente. Anna ritorna sui suoi passi. Poi apre con circospezione la porta della cameretta del bambino.
SCENA 13
SCENA 14
Si avvicina ad una scrivania di legno massiccio posta vicino ad una larga finestra che dà sui tetti della città. Anna si siede. Si fa spazio sulla scrivania. Apre uno dei libri al punto contrassegnato dalla busta di una raccomandata usata come segnalibro. Dà un'occhiata alla raccomandata: si tratta della convocazione alla prova scritta di un concorso. Quindi l'appoggia sulla scrivania e comincia a leggere e a sottolineare qualche frase con una matita. Poi rialza la testa e guarda fuori dalla finestra. I tetti della città sono lucidi di pioggia. Nelle strade i fari gialli e le luci rosse delle automobili si confondono tra loro creando un indistinto magma colorato in movimento.
SCENA 15
SCENA 16
SCENA 17
SCENA 18
SCENA 19
Dissolvenza in nero.
SCENA 20
SCENA 21
ANNA ...Su...dai...fai il bravo...
La ragazza prende un campanellino colorato e lo agita sorridendo davanti al bambino che però non pare gradire.
mangiare...
Anna afferra meglio il bambino e lo tira a sè. Quindi esce dalla stanza con il bambino in braccio.
SCENA 22
SCENA 23
INTERNO GIORNO - CASA DI MARCO
Marco è seduto su un divano in un minuscolo soggiorno. Indossa una tuta. Sfoglia alcune riviste e giornali sparsi disordinatamente nella stanza mentre di tanto in tanto guarda con un'espressione un po' ebete la televisione accesa ma a volume azzerato. Sullo schermo un uomo si sbraccia freneticamente all'interno di uno studio ricolmo di merci di ogni sorta. Si apre la porta d'ingresso. Marco volge istintivamente lo sguardo in direzione del rumore. Poco dopo nella stanza entra una donna di mezz'età, elegante nei suoi vestiti di dignitosa povertà, con due buste di plastica del supermercato in mano. E' Marta, la madre di Marco.
MARTA
MARCO Ciao, mamma...Ho già apparecchiato...
Per un attimo la donna lo fissa interrogativa. Quindi si dirige in cucina. MARTA
...Bene...
La donna comincia a riporre le mercanzie nel frigorifero e nei mobili della cucina. Mentre è impegnata in questa attività il suo sguardo si posa sul tavolo. La raccomandata non c'è più.
MARTA L'hai vista la raccomandata?
Marco volge lo sguardo verso la cucina. Quindi alza il volume della televisione con il telecomando.
MARCO
MARTA
Un concorso...
MARCO
Marta estrae una padella da un mobile. MARTA
MARCO
Marco alza ancora leggermente il volume della televisione.
questa grande occasione...
MARCO Che aspettavo, mamma...
Marta avverte il tono risentito del figlio e si ferma un attimo in ascolto. MARTA
Voglio sentirli bruciarli questi telefoni... MARTA
Quando ce l'hai?
Alla USL di Livorno... Marta versa dell'olio sulla padella.
MARCO Marta riempie una pentola d'acqua.
Fra una settimana...
MARTA Allora devi metterti sotto...Hai studiato?
Marco sbuffa senza rispondere. Marta si ferma nuovamente e si avvicina allo stipite della porta. Il figlio avverte la presenza della madre e volge lo sguardo verso la cucina. La madre lo guarda in silenzio.
MARCO
Si, certo...qualcosa...
offerta...
orgoglioso...Dovresti prendere esempio da lui...
MARCO Mamma, erano gli anni Cinquanta...
La donna lo guarda improvvisamente triste e contrariata.
MARTA Si...scherza, scherza tu...
La donna ritorna mogia mogia in cucina. Marco sempre più insofferente si alza dal divano e si avvicina alla finestra. Fuori non piove più ma il cielo è di un grigio intenso. Il teleimbonitore urla sempre più affannosamente le sue offerte.
centoquarantanovemila lire...
SCENA 24
INTERNO GIORNO - CASA CACACE
Anna è nuovamente seduta alla scrivania. Il bambino invece è sul divano davanti allo schermo televisivo completamente assorto nella visione di un cartone animato. Sulla scrivania Anna tiene un libro aperto. La ragazza legge ripetendo fra sè alcune frasi.
assicurino l'eguaglianza dei cittadini...
Anna si ferma e alza gli occhi fuori dalla finestra. Le luci della città si stagliano sul grigio cupo del cielo come se fosse di sera. Una sirena urla in lontananza. L'espressione del viso di Anna si fa improvvisamente triste.
Dissolvenza in nero.
SCENA 25
MARCO Maria...questa è la mia cassetta per il notturno...
La ragazza alza gli occhi su di lui tenendo la penna in bocca. Poi gli allunga la mano.
Si, dai qua...
nuovamente.
...Umore nero, eh? Marco si infila il giaccone.
Non più del solito... La ragazza sorride.
MARIA
MARCO
lavoro a tempo indeterminato?
MARCO No, peggio...un concorso...
MARIA
Qualche speranza?
MARCO Praticamente nessuna...
MARIA MARCO MARIA
Marco sorride e le si avvicina come se volesse confidarle un segreto.
socializzare e fare nuove conoscenze... La ragazza sorride sinceramente divertita.
all'angoscia del disoccupato...eccetera, eccetera...
MARCO ...E quindi più si è più ci si diverte...
Ma tu non dormi mai... Marco fa spallucce.
mezzanotte. E' in rodaggio...Poi dimmi che ne pensi...
MARCO Va bene...ci vediamo...ciao...
MARIA MARCO MARIA
MARIA Marco esce mentre Maria si rimette al lavoro.
SCENA 26
Ciao...
Anna la guarda un po' imbarazzata. La donna la fissa con uno sguardo angosciato.
ANNA ...Non so...non ho soldi...
Ma evidentemente la donna non sta chiedendo l'elemosina e, per quanto dimessa nell'aspetto, non è una barbona.
ANNA ...Davvero...non saprei...
Accanto ad Anna passa un uomo distinto con una cartella in mano. La donna si rivolge a lui.
L'uomo la guarda indifferente e passa oltre senza dire niente e senza degnarla di alcuna attenzione. La donna allora si gira nuovamente verso Anna e appoggia la mano sulla manica della sua giacca.
Anna la fissa per un lungo attimo come se non capisse il significato delle sue parole.
Anna assume un'espressione spaventata.
ANNA ...Non posso fare niente...niente...
Anna si libera con un brusco strattone dalla mano della donna e riprende a camminare come se volesse fuggire. Dopo pochi metri Anna si volta nuovamente verso la donna che la sta ancora osservando in un silenzio disperato. Anna la fissa ancora per un lungo attimo. Poi accelera ancora di più il passo e svolta in una via laterale.
SCENA 27
faccia...
Qualcuno dietro suona il clacson. Il semaforo è diventato verde e la coda di automobili si rimette velocemente in moto.
SCENA 28
SCENA 29
Ciao, Anna...
ROBERTA ANNA
Ciao, Roberta...disturbo?
Roberta la scruta attentamente. Poi si allontana ed entra in una stanza attigua al salone. Poco dopo ne esce con la borsetta e una giacca in mano. Anna le sorride nervosamente.
SCENA 30
comandare?
Anna volge lo sguardo altrove. Alcune persone aspettano l'autobus sotto la pensilina. Roberta scruta con attenzione l'amica.
ROBERTA
Che c'è, Anna... Anna cerca di svicolare.
ANNA ...Niente, sono solo un po' stanca...
...No, certo...
ROBERTA E allora...cosa c'è che non va...
Anna si ferma vicino ad un portone. Si libera dal braccio dell'amica e comincia a guardarsi intorno come se cercasse di trovare le parole.
veniva da dirle niente...
ROBERTA ...Beh...non potevi fare niente...
Anna inizia ad accompagnare le sue parole con le mani.
vedersi annegare senza riuscire a muoversi... Rimane un attimo pensierosa. Poi riprende.
soldi...Senza quelli saremmo uguali... Roberta appoggia una mano sulla spalla di Anna.
vediamo...
situazione cosa farei io?
condizioni... Roberta sorride.
gente che neanche si accorge che esisto... ROBERTA
No, dai...non è così...
rispondermi...Mi sento alla deriva...in un'attesa inutile...
giro, guardo le mie colleghe e il coraggio se ne va...Non saprei cos'altro fare...Credo che faresti meglio a vedere la tua vita come una strada con tante possibilità ancora aperte ...Credimi, non sempre avere una vita troppo definita rende felici...
Anna rimane un attimo pensierosa.
quarantina di clienti...
Roberta sorride e riprende l'amica sotto braccio. Le due ragazze riprendono a camminare.
ROBERTA
Interessante?
Le ragazze si allontanano nell'oscurità.
SCENA 31
darti il cambio...E mi raccomando quando vai a farti un sonnellino chiudi la porta d'entrata, l'ultima volta si sono portati via il distributore automatico del caffè...
MARCO ...Si, ma tanto non funzionava...
poi mica lo sapevano che non funzionava...
L'uomo si avvia alla porta a vetri dell'ingresso, mentre sul viso di Marco, non visto, si disegna una smorfia di scetticismo. L'uomo si volta ancora verso di lui. Marco subito sorride accondiscendente.
qualcosa da bere in camera tu portagliela, capito?
MARCO Ma sono solo...come faccio?
L'uomo sbuffa d'impazienza.
Beh, ora vado...buonanotte.
MARCO Buonanotte, signor Sattone.
Appena l'uomo è uscito Marco si china e prende dei libri da una borsa. Quindi aggira il bancone e si siede nella poltrona davanti alla televisione. Appoggia i libri accanto a sè. Afferra il telecomando e cambia canale fino a quando non trova un programma di video musicali. Quindi alza il volume. Un gruppo inglese sta suonando in un'area industriale deserta. Il cantante, vestito con un largo giaccone verde, porta capelli corti e un paio di occhiali scuri. Si afferra con energia ad un microfono e canta sopra un energico ritmo rock chitarristico mentre un elicottero volteggia lentamente sopra di lui.
Dissolvenza.
SCENA 32
sono il punto focale della pubblicazione...punto
Anna distoglie lo sguardo dallo schermo del computer. Si stiracchia sulla sedia e dà un'occhiata al cartone animato trasmesso dalla televisione. Un grosso gatto cammina baldanzosamente vestito da generale facendo il saluto militare ad un plotone di altri gatti soldati sull'attenti. All'improvviso un piccolo topo armato di martello passa di corsa in mezzo ai gatti dando colpi a destra e a manca sulle zampe dei gatti e alzando nuvolette di polvere. Lo scompiglio si propaga a tutti i gatti con effetti comici esilaranti. Anna ride di gusto. Ma la scena viene interrotta dalla pubblicità. Anna sbuffa. Si alza dalla sedia. Prende il telecomando e spegne la televisione. Quindi si avvicina alla finestra che dà su una strada periferica illuminata fiocamente da un paio di lampioni. La strada è completamente deserta. Solo un gatto la attraversa di corsa e scompare nell'androne del palazzo di fronte.
Dissolvenza.
SCENA 33
Marco rimane un attimo attonito. Un uomo, sui quarantacinque anni e folti baffi neri lo guarda ostile sotto un paio di occhiali dal vetro grigio. Ha la giacca
sbottonata, camicia rossa e cravatta verde allentata. Si gratta leggermente il petto. Al polso porta un orologio vistoso. Marco lo guarda come affascinato da tanta volgarità esibita, ma subito si riprende e si alza dalla poltrona.
MARCO ...Certo...certo, scusate...mi ero appisolato...
L'uomo sorride sarcastico. Mentre Marco si alza l'uomo dà un'occhiata interessata ai libri appoggiati sulla poltrona.
UOMO Ce ne eravamo accorti...
Marco si dirige dietro il bancone della reception, afferra una chiave e la porge all'uomo.
MARCO ...numero trentasette...primo piano...
L'uomo afferra la chiave con gesto felino, si volta e la porge alla ragazza.
La ragazza prende la chiave e comincia a salire le scale. L'uomo rimane un attimo a guardarla fino a quando non scompare sul pianerottolo. Poi si rivolge a Marco sorridendo soddisfatto.
...Bella manza, eh? Marco lo guarda esterrefatto.
UOMO
MARCO
MARCO
L'uomo si volta e lo guarda nuovamente ostile.
UOMO E tu? Che ci stai a fare?
MARCO ...Beh...io sarei il portiere...
UOMO E io il centravanti! Goal!
L'uomo fa l'atto scherzoso di rifilargli un pugno nello stomaco. Marco istintivamente si butta all'indietro sbattendo contro il quadro delle chiavi e facendole tintinnare come tante campanelle. L'uomo ride sguaiatamente. Poi assume un atteggiamento più comprensivo.
Dai dammi qualcosa da bere...tanto qui ci siamo solo noi...
Marco rimane un attimo immobile. Poi aggira il bancone della reception e si dirige verso il bar seguito dall'uomo. Giunto al bancone del bar si volta verso di lui e gli indica una breve fila di liquori alle sue spalle. L'uomo osserva attentamente le bottiglie che contengono liquidi di vari colori.
Marco prende un piccolo bicchiere affusolato e lo riempie di liquore.
UOMO Dai, fattene uno anche tu. Offro io.
MARCO Veramente...non potrei...sono in servizio...
L'uomo sorride.
che ti guarda da lassù?
L'uomo accenna un gesto in levare con il bicchiere in mano e ride di nuovo sguaiatamente.
mondo...
Marco esita un momento. Poi prende un altro bicchiere e lo riempie a metà. L'uomo lo scruta con attenzione.
non lo fai di mestiere...Di solito c'è un altro... Marco beve un sorso del suo whisky.
UOMO E che fai gli altri giorni?
lavoro in una radio...E poi studio per dei concorsi...
UOMO ...scommetto che hai anche studiato...
L'uomo beve sua volta. Poi riprende.
questo...lavoro, sai?...
L'uomo fa un cenno in alto con il bicchiere in mano come a indicare la camera di sopra.
potevo più. Avrei fatto qualsiasi cosa per andarmene...Poi un viaggio all'est con un amico...Mi guardo attorno...tanta povertà da star male, tante belle ragazze senza risorse...e così...una cosa tira l'altra...ungheresi, rumene, nigeriane, albanesi...
Marco si guarda intorno come se cercasse qualcosa. L'uomo nota il suo gesto. UOMO
...Qualcosa non va? Marco sorride rassicurante.
MARCO
Marco versa ancora whisky nei bicchieri. L'uomo riprende il filo dei suoi discorsi.
UOMO E tu ce l'hai la fidanzata?
Marco tentenna.
MARCO ...Ecco, veramente...in questo momento...
(indica il bicchiere di marco) poco alcool... Marco subito beve.
UOMO ...Dai, voglio farti un regalo...
L'uomo estrae dalla tasca una chiave attaccata ad un portachiavi trasparente sul quale c'è scritto un indirizzo e la porge a Marco.
Cinque Terre?
UOMO
MARCO
non si innamora lì non c'è speranza...
L'uomo ride con la sua tipica espressione sguaiata mentre Marco guarda sorpreso la chiave che tiene in mano.
MARCO ...ma...non posso accettare...
nome...va bene?...
MARCO ...ma io non la conosco...
Pera...(l'uomo porge la mano a Marco)...e tu? Marco ricambia titubante la stretta di mano.
MARCO ...Marco...Marco Giannini...
incazza...
L'uomo esplode in un'altra delle sue risate incontrollate. Poi stringe nuovamente la mano a Marco.
MARCO
...buonanotte...e grazie...
L'uomo si avvia verso la scala. Poi si volta nuovamente verso Marco indicando col dito la chiave che tiene in mano.
vita...
Marco sorride in segno di assenso mentre l'uomo scompare sulle scale. Si rigira la chiave in mano.
MARCO (fra sè) ...ma guarda questo...
Poi si mette la chiave in tasca. Torna a sedersi in poltrona. Apre svogliatamente uno dei libri. Si tratta di un libro di test. Marco ripete i quesiti fra sè.
U.S.L. entro: a) il 28 febbraio; b) il 30 aprile; c) il 30 giugno...
La televisione trasmette ancora video musicali. Ora alcune ragazze a cavalcioni di una specie di missile volteggiano allegramente in un immenso spazio astratto di immagini elettroniche colorate.
Dissolvenza in nero.
SCENA 34
mattina invernale che solo la nostra musica può riscaldare... ancora una canzone e poi le notizie del mattino...
Mentre la voce dello speaker sfuma sale il volume di un altro brano rocckeggiante. Ma Anna spegne la radio. Si alza dal letto e apre la serranda della finestra. Rimane un attimo a guardare fuori con aria assonnata. Il cielo è plumbeo e alcune automobili passano lungo la strada con i fari accesi.
SCENA 35
dunque. Ciao e a presto.
Marco inserisce la cassetta della pubblicità, si toglie le cuffie e le appoggia alla consolle. Subito un altro giovane entra in cabina con una mazzetta di giornali in mano.
MARCO Ciao, Giovanni...che notizie ci porti?
Marco si alza dallo sgabello girevole. Giovanni prende subito il suo posto e si prepara per trasmettere.
Giovanni sorride mentre indossa le cuffie. GIOVANNI
Ti perdi il piacere minimale della ripetizione...
I due ridono. Poi Marco fa un cenno di saluto a Giovanni ed esce dalla cabina. Si accende una sigaretta. Nell'ufficio accanto Maria sta parlando al telefono con qualcuno. Appena vede Marco gli fa cenno di fermarsi con la mano libera. Marco intanto dà un'occhiata ai messaggi scritti su dei fogliettini appesi con delle puntine ad una grande bacheca di legno. Poco dopo Maria riaggancia la cornetta.
mezzanotte?
Maria comincia ad armeggiare con una penna.
MARIA ...Ah, allora in bocca al lupo...
MARCO
bancarella...
Maria comincia a scartabellare una pila di fogli e pubblicazioni accatastati alla rinfusa sulla scrivania.
MARIA ...era proprio qui...Ah, ecco!
Maria estrae uno smilzo librettino e comincia a leggerne il titolo.
MARCO ...io opterei per il 'qualcosa da fare'...
I due ridono. Poi Maria sfoglia velocemente il librettino e riprende.
leopardo? Marco ci pensa un attimo.
MARCO Si può scegliere un altro animale?
Maria gli risponde imitando la voce di un presentatore televisivo.
Milan o Inter, pastasciutta o pan bagnato... I due ridono di gusto.
MARCO Insomma qual'era la risposta giusta?
a rischiare, a giocarsi tutto, ad aprire attività, a impegnarsi, magari a non dormire la notte pensando al lavoro"...
nessuno...sul fatto di non dormire la notte, intendo...
metterà di buon umore...
Maria porge il librettino a Marco che lo prende e dà un'occhiata alla foto di copertina. Un giovane biondo vestito con maglietta e jeans scruta un orizzonte sconfinato e illuminato da un sole radioso. Marco sorride e lo infila nella tasca del giaccone.
vediamo...
Ciao...
MARIA
Marco fa un cenno di saluto a Maria ed esce. La ragazza subito alza la cornetta del telefono e compone un numero.
SCENA 36
Dissolvenza.
SCENA 37
aperto in grembo su cui sottolinea alcune frasi con una matita. Improvvisamente viene come risvegliata dal suono squillante del clacson di un pullman in arrivo. Anna si volta di scatto come se fosse stata colta di soprassalto. Il pullman rallenta e accosta al marciapiede. Si aprono le porte e ne discendono solo poche persone. Dalla porta anteriore scende l'autista, un uomo grasso sulla cinquantina vestito di blu.
AUTISTA
AUTISTA
Torno subito.
Quindi si allontana velocemente dirigendosi verso un bar poco lontano. Poco dopo ne esce e si affretta verso il pullman. Anna è sempre seduta sulla panchina con il libro in mano.
Anna distoglie lo sguardo dal libro. Davanti a lei, in piedi, l'autista del pullman. La ragazza lo guarda senza capire.
ANNA
Come?
AUTISTA Si...dico...se deve prendere il pullman...
Anna sorride imbarazzata
ANNA ...Ah, certo, certo...mi scusi.
L'autista si riavvia verso il pullman. Anna si alza e afferra la borsa. Quando sta per salire sull'autobus scorge una fotografia abbandonata sul marciapiede. Si china a raccoglierla. E' una polaroid che ritrae una famiglia sorridente: un uomo, una donna e due bambini. Anna la osserva un attimo con attenzione. Poi sale sul pullman tenendola in mano.
Dissolvenza.
SCENA 38
SCENA 39
MARTA
Non ti senti bene?
Marco è in camera sua seduto alla scrivania vicino alla finestra. Ha un libro aperto davanti a sè e una radio accesa a volume molto basso.
MARCO ...No...ho solo un po' di mal di testa...
Marta dà un'occhiata al libro di Marco. MARTA
E' per il concorso? Marco si massaggia gli occhi.
...Si...
MARCO
MARTA Vuoi che ti faccia un tè...qualcosa...
MARCO ...No, mamma, va bene così...
pranza...
Marta esce dalla stanza. Marco ricomincia a leggere.
tecnico, ruolo professionale e ruolo amministrativo"...
Improvvisamente l'attenzione di Marco viene attratta da una canzone trasmessa alla radio. Un cantante dal morbido falsetto intona delle rime su un suggestivo tappeto di chitarre acustiche. Marco alza leggermente il volume e guarda fuori dalla finestra. Un gruppo di bambini gioca a pallone in cortile urlando e rincorrendosi l'un l'altro. Marco sospira e apre ancora di più la finestra. Quindi si accende una sigaretta. I bambini continuano a giocare. Il fumo lentamente scivola in alto nell'aria attraverso la finestra aperta.
SCENA 40
ANNA NONNA (v.f.c.) ANNA
Entra in cucina la nonna di Anna, una donna sulla settantina dai folti capelli bianchi. La cucina non è molto grande ma confortevole. Qua e là sui mobili fanno capolino piante di varie dimensioni. In lontananza, attraverso la finestra, si vede il mare.
mia...E come si arrabbiava la tua mamma...
L'anziana donna sorride al ricordo. Anna intanto butta la pasta e controlla il sugo che cuoce in un pentolino su un altro fornello.
Anna si volta e sorride senza parlare.
SCENA 41
NONNA ...Andava bene l'arrosto?
ANNA
Si, nonna.
ANNA
Si, speriamo bene...
tempi non si butta via niente, no? ANNA
...Certo...
che al banchetto siete di troppo...Mah...che ci vuoi fare?
ANNA ...Senti...parlami della mamma...com'era?
l'avrebbe fatta...e purtroppo era vero...
Anna guarda la nonna con una espressione dolente. La donna allunga una mano e stringe forte quella di Anna.
devi essere forte e amare la vita...sei così giovane... Anna è sul punto di piangere.
ANNA
...Si, certo, nonna...
Anna distoglie lo sguardo. Alcuni gabbiani si alzano in volo dalla spiaggia deserta schiacciata da un cielo plumbeo.
SCENA 42
SCENA 43
ANNA
ROBERTA
trovo un po' gratuito...
Le due ragazze ridono.
torna più o meno come prima...non ha senso...
secondi fini...puro piacere... ANNA
...Già...
ROBERTA Senti piuttosto...che fai domani?
ANNA Domani non contare su di me...
bere qualcosa ora? Va bene.
SCENA 44
ANNA
una attività frenetica. In un angolo al centro della sala troneggia un maxischermo su cui vengono proiettati a ritmo continuo video musicali il cui sonoro però è completamente coperto dal frastuono del locale.
ANNA
E come mai?...
lentamente... ...E ora che farà?
ANNA
che in qualche modo se la caverà...
ANNA Non è mica così facile...
vecchia mia, e nient'altro...da spararsi...
una grande fortuna ma non lo sanno... Anna ride e beve a sua volta.
SCENA 45
nottambuli, interessa solo la notte...questa magica notte di danze sfrenate...non è vero piccioncini?...
Subito dalla pista si alza un coro di "siii".
vaiiii!!
La voce del d.j. sfuma mentre dalla pista si alza un coro di "uh, uh" e dalle casse acustiche parte un micidiale ritmo techno. Marco, visibilmente stanco esce dalla pista e va a sedersi su un divanetto. Tira fuori dalla tasca un fazzoletto e si deterge il sudore dal viso. Subito dalla pista esce anche Andrea che si siede su un divanetto di fronte a Marco.
MARCO
Io me ne vado...
ANDREA ...Ma sono solo le due di notte...
fare... Andrea sorride.
E' per il concorso... ...Anche per quello... ...Ma che ti frega...tanto...
ANDREA
ANDREA MARCO ANDREA
...scusa, non volevo...
sprecando la sua vita...
Andrea sorride maliziosamente, tira fuori una pasticca colorata dalla tasca dei pantaloni e la porge a Marco.
po' diverse...su...siamo venuti qui per divertirci, no?
Marco fissa per un attimo Andrea ma non prende la pasticca che gli porge. Andrea allora se la rimette in tasca.
SCENA 46
SCENA 47
Dissolvenza.
SCENA 48
SCENA 49
MARTA Dai...è ora...svegliati...
Marco risponde tenendo gli occhi chiusi.
MARCO ...Si, sono sveglio...Ah, a proposito...
Marta apre la porta della stanza. Marco si siede meglio sul letto.
arrangio...
MARTA
...Va bene...ti lascio qualcosa già fatto...così quando torni...
MARCO ...Non importa...non ti preoccupare...
Parini, vero? ...Si, mamma...
MARCO
mi vanno a cercare in sala insegnanti... MARCO
...OK, mamma...
...crepi...
...Io pregherò per te... Marco sorride imbarazzato.
...Grazie...
MARCO MARTA
MARCO
Marta si allunga verso di lui e gli dà un bacio sulla guancia. Quindi si riavvia verso la porta. Marco si stropiccia gli occhi con le mani. Marta si volta ancora una volta prima di uscire. Quindi richiude la porta dietro di sè.
SCENA 50
fondo alla strada compare un autobus arancione. Ha le luci interne ancora accese e sopra il vetro anteriore una tabella elettronica su cui c'è scritto "Stazione F.S.". Anna si fruga nella tasca del giaccone. L'autobus si ferma davanti alla pensilina con uno stridio di freni. Si aprono le porte. Anna sale. Sull'autobus ci sono solo due persone, un uomo con una borsa da viaggio e una ragazza di colore. Anna si siede nel primo seggiolino vicino all'autista. L'autista guarda lo specchietto in alto. Quindi richiude le porte azionando un pulsante e riparte.
SCENA 51
SCENA 52
SCENA 53
possibilità di violenti temporali...
Marco estrae una cassetta da un contenitore di plastica nera. La toglie dall'involucro e la inserisce nella fessura del registratore. Un cantante dalla voce potente intona delle rime in inglese su un rock'n'roll saturo di elettricità. Subito il semaforo diventa verde ed il traffico ricomincia a scorrere. Marco innesta la marcia e gira il volante.
SCENA 54
SCENA 55
SCENA 56
SCENA 57
SCENA 58
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SCENA 60
SCENA 61
SCENA 62
qua...
GIOVANE 2 ...con questo frescolino poi...
di noi stessi...
Perchè se è così ci hai buone speranze... Tutti ridono.
SCENA 63
ESTERNO GIORNO - PIAZZALE DEL PALASPORT
Marco è rattrappito nel suo giaccone e ascolta la musica nelle cuffiette del suo walkman. Tiene le mani in tasca muovendo piano le gambe per riscaldarsi. Dà un'occhiata all'orologio e si guarda intorno. Quindi si stacca dalla fila e si allontana verso il bar del palasport che nel frattempo ha aperto.
SCENA 64
SCENA 65
ANNA
Marzia!
MARZIA Anna, che piacere vederti...
MARZIA
ANNA ...bene...e il resto? Tuo marito che fa?
La ragazza si guarda intorno.
ANNA ...Ormai sarà di ruolo...dopo tanti anni...
La ragazza sorride tristemente.
iscrizioni continuano a calare...
ANNA ...Oh, mi dispiace...E tu invece che fai?
ANNA
...E come ti trovi?
è proprio un bel vivere...E tu invece?
avevano lasciata i miei prima di morire...
ANNA
...speriamo davvero...
Le due ragazze rimangono per un momento in silenzio come se non avessero più granchè da dirsi. Poi Anna riprende.
ANNA MARZIA ANNA
In quel momento gli inservienti cominciano ad aprire le entrate.
MARZIA ...Stanno aprendo...sarà meglio che vada...
ANNA ...Si, va bene...allora ci vediamo...
MARZIA ...Certo...in bocca al lupo allora...
ANNA ...Crepi...in bocca al lupo anche a te...Ciao
MARZIA
...Ciao...
Marzia si allontana velocemente. Anna riprende il proprio posto nella coda che si accalca lentamente verso l'entrata.
SCENA 66
accalca per uscire dal bar. Poi ripone il libro nella borsa e si accoda a sua volta.
SCENA 67
FUNZIONARIO
...Anna Fazzi...
L'altro funzionario fa una croce con la penna su una casella di un lungo elenco di nomi stampato su un altro tabulato. Un terzo funzionario le consegna dei fogli stampati con le istruzioni del concorso.
SCENA 68
quindi è meglio che a fare la spesa ci vada lei, capito?
I due ragazzi gli fanno un cenno d'intesa. Quindi l'uomo entra nel palasport, mentre i due adolescenti ritornano sui propri passi. Anche Marco prende il suo documento e i fogli con le istruzioni ed entra.
SCENA 69
abbassa secondo un andamento ondivago. Dalle vetrate in alto del palasport filtra la debole luce di un sole malato che illumina piccole porzioni delle gradinate. Marco percorre circolarmente gran parte del palasport per arrivare ad una gradinata baciata dalla luce del sole che ha individuato dalla parte opposta al suo ingresso. Quando è quasi arrivato a destinazione un funzionario in giacca e cravatta gli fa cenno di fermarsi.
FUNZIONARIO
Dove va lei?
Marco lo guarda lievemente imbarazzato e gli indica la gradinata illuminata dal sole.
MARCO
...Lì, dove c'è il sole...
Marco la estrae dalla tasca e gliela porge. Il funzionario la guarda con attenzione. Poi gliela restituisce.
Sul viso di Marco si disegna un'espressione di insofferenza. MARCO
FUNZIONARIO Mi dispiace, ma queste sono le regole.
Marco lentamente gira su sè stesso e torna sui suoi passi. Dopo qualche metro si volta nuovamente. Il funzionario è stato chiamato da un collega e sta ora parlando animatamente con lui. Marco allora si gira nuovamente e percorre velocemente e non visto i pochi metri che lo separano dalla gradinata soleggiata. Quindi si siede e appoggia la borsa accanto a sè. Poi si guarda intorno. Le altre persone sedute sulla gradinata non hanno notato nulla. Marco allora estrae un pacchetto di sigarette dalla tasca del giaccone e se ne accende una. Prende il walkman dalla borsa, si infila le cuffiette e schiaccia il tasto del PLAY. Quindi si accomoda meglio sugli scalini delle gradinate e aspira con voluttà alcune boccate di fumo guardandosi intorno con curiosità. Poco lontano da lui, qualche
gradino più sotto, Anna è invece seduta abbastanza scomodamente mentre nell'attesa ripassa nervosamente qualche argomento dai libri che si è portata appresso.
Dissolvenza.
SCENA 70
Il brusio del palasport si alza di intensità. I candidati confabulano fra loro. Poi, dopo qualche minuto di imbarazzo, un giovane scende velocemente dalla gradinata di fronte a quella in cui sono Anna e Marco e fa il suo ingresso sul parquet. Tutti applaudono un po' ironicamente. Il presidente della commissione gli stringe la mano. Poi gli indica tre buste sul tavolo.
VOCE ALL'ALTOPARLANTE (v.f.c.) ...Bene...Possiamo procedere al sorteggio del compito...
Sia Marco che Anna stanno ora dando un'occhiata ai foglietti con le istruzioni. Marco però, dopo una scorsa veloce, lo riappoggia accanto a sè e ricomincia a leggere il suo libro, mentre Anna li tiene in mano con gesto meccanico e si guarda sempre nervosamente intorno. Intanto il volontario ha scelto una delle tre buste contenenti i questionari che gli sono state mostrate dalla commissione ed è tornato sulle gradinate.
VOCE ALL'ALTOPARLANTE (v.f.c.)
...E' stato scelto il compito numero tre...
Marco sbadiglia rumorosamente. Anna alza lo sguardo su di lui e sorride. Marco riprende a leggere ma si è accorto di essere osservato e guarda furtivamente a sua volta in direzione della ragazza. Intanto Anna si è di nuovo girata a guardare verso il parquet dove i componenti della commissione parlano con alcuni funzionari. Quindi si risiede e ricomincia a sfogliare qualche libro. Dopo poco si gira nuovamente verso Marco che continua a leggere. La ragazza sembra incuriosita dal libro che legge Marco e furtivamente si allunga verso di lui per cercare di leggere il titolo della copertina. Nel suo movimento fa scivolare inavvertitamente i suoi libri che cadono per terra con rumore. Marco alza lo sguardo e si accorge della curiosità di Anna. Anna, vistasi scoperta, sorride imbarazzata. Poi indica il libro di Marco.
ANNA ...Ehm...è un libro per il concorso?
Marco sorride a sua volta e alza la copertina del libro per mostrargliela meglio.
MARCO ...Veramente no...E' un libro di Robert Pirsig...
ANNA
concorsi pubblici ce ne sono migliaia... MARCO
nervosa e non riesco a tranquillizzarmi... Marco chiude il libro e lo appoggia accanto a sè.
anche tu da Pisa?
stamattina che veniva qua...
così appena è tutto finito posso andarmene...
città che si gira bene anche in bicicletta... Poi Anna indica il walkman.
ANNA
...Che musica ascolti?
ho sempre lo stereo o la radio accesa...
Anna ride.
proprio perchè puoi inventarti qualsiasi cosa...
nient'altro se ho la televisione accesa...mentre la musica mi lascia completamente libera di fare altre cose...
stirare con la televisione accesa...allora preferisco la radio...
radio...
...Ah, si? E quale?
...Radio Ulisse... Anna si apre in un sorriso.
ANNA MARCO
radiosveglia è quasi sempre sintonizzata su Radio Ulisse...
ANNA ...Si, è probabile...come ti chiami?
ANNA
mattina...proprio quando mi alzo io...
altro vado a letto dopo il programma... I due ridono.
sonno...
passi...mi dà sempre una energia positiva alla mattina...
MARCO ...e ti riscalda il cuore...
I due ridono ancora.
presentata... Anna gli allunga la mano.
ANNA ...Piacere...mi chiamo Anna...Anna Fazzi...
Marco le stringe la mano. In quel momento la voce al microfono riprende a parlare.
VOCE AL MICROFONO (v.f.c.) ...Scusate...Allora...un attimo di attenzione, prego...
Il brusio del palasport lentamente si abbassa. Anche Anna e Marco ascoltano con attenzione.
Improvvisamente si alza dal palasport un brusio di protesta. Alcuni giovani vicino ad Anna e Marco commentano ad alta voce.
ora ci dicono di tornare alle quattro...
alla fine della prova...
raccomandati?...
I giovani si allontanano. Anche Anna e Marco si guardano indecisi sul da fare. Poi Anna guarda l'orologio e rimugina fra sè.
ANNA
parte...ma ora chissà dov'è...e poi con tutto questo casino...
MARCO ...Allora...se vuoi...ti puoi aggregare...
Anna ci pensa ancora un attimo. Poi acconsente.
ANNA ...Va bene...andiamo...
I due raccolgono le loro cose e si avviano lungo le gradinate verso una delle uscite del palasport accalcandosi nella folla dei candidati. Dalle grandi vetrate filtrano ora con maggior forza e luminosità i raggi del sole.
SCENA 71
MARCO ...Tu cosa fai nella vita?
ANNA
altrimenti...
che vive di una piccola pensione... MARCO
...mi dispiace...
ANNA ...Sono passati così tanti anni...
MARCO ...E cosa facevano i tuoi?
ufficio...E tu invece?
albergo...
...Cosa insegna?
...Veramente fa la bidella... Anna ride.
MARCO ANNA MARCO ANNA MARCO
automaticamente all'insegnamento...e si dimentica che nella scuola ci sono tante altre cose da fare...
che altro noioso...
bambino...Ora vive all'estero con un'altra donna...
ANNA ...E non l'hai mai più rivisto?
comunque telefona...
andiamo in qualche bar a mangiare qualcosa?
bar carini...credo che facciano anche dei primi piatti... ANNA
...Va bene...
I due giovani sono giunti alla fine del portico ed entrano in una grande piazza rettangolare circondata da palazzi ottocenteschi.
SCENA 72
MARCO Si può mangiare qualcosa?
subito la ragazza.
Marco annuisce e si avvia nella saletta insieme ad Anna.
SCENA 73
CAMERIERA Buongiorno. Cosa vi porto?
ANNA Cosa si può mangiare?
spaghetti al ragù e minestrone... ANNA
MARCO
birra...
ANNA Per me un'acqua minerale...
CAMERIERA
Bene...
La cameriera scrive velocemente le ordinazioni sul suo taccuino e si avvia velocemente verso la porta a vetri che dà sulla cucina. Anna si accomoda meglio sulla sedia.
ANNA Finalmente seduta al caldo...
I due ridono.
concorso?
concorsi pubblici...
tempo, un po' non ne avevo voglia...
studiati...
MARCO ...Ora parli come mia madre...
ANNA ...Beh, è così che vanno le cose...
MARCO
Si, naturalmente...ma...è che fondamentalmente non ci credo...decisamente non ci ho mai creduto...Mi sembra tutto così impersonale e senza senso...Fermati un attimo a pensare...Anche ammesso che tutto sia regolare, davvero credi che questo concorso servirà a selezionare fra noi i migliori trentatrè assistenti amministrativi della U.S.L. di Livorno?
schedina... Anna ride di gusto.
MARCO
Indovinato!
ANNA Vedi, perchè non ci credi...
sono diventate questioni di fede?
vogliamo si avverino dobbiamo crederci...
concorso?
importante...
noi un concorso durerebbe anni...
delle nostre capacità e attitudini...e della nostra esistenza... ANNA
Eri timido da ragazzo?
Tremendamente! Anna sorride.
...Lo immaginavo...
MARCO
ANNA
In quel momento ritorna la cameriera con le ordinazioni. I due fanno spazio sul tavolo mentre la ragazza appoggia i piatti.
Buon appetito.
CAMERIERA MARCO E ANNA
ANNA Ha un buon aspetto vero?
MARCO ...Si...e anche un buon profumo...
I due iniziano a mangiare. Sopra il loro tavolo un quadretto ritrae un vascello sbattuto dai flutti del mare in tempesta.
SCENA 74
mondo...
MARCO Forse si divertono davvero...
Lo sguardo di Anna si fa vagamente triste. ANNA
Beati loro...
Anna e Marco rimangono per un momento in silenzio a guardare il mare.
SCENA 75
ANNA Allora ci vediamo dentro?
MARCO Certo...stesso posto, stessa ora...
I due sorridono.
ANNA Bene. Io allora vado...a più tardi....
Anna si avvia verso un'altra entrata lasciando Marco in fila accanto a quella cui è stato assegnato dalla lettera alfabetica. Accanto a lui alcuni giovani discutono animatamente.
qualcuno...
Le file dei candidati scorrono lentamente lungo le entrate del palasport. La ressa è tale che i funzionari riescono con difficoltà a controllare il flusso di persone. Ora ai candidati, oltre ai controlli di rito sui documenti, vengono consegnate una busta, una penna e una tavoletta di legno che servirà come base d'appoggio per scrivere. Marco si allunga in direzione dell'entrata di Anna per guardare meglio, ma nella calca non riesce ad individuare la ragazza. Arrivato il suo turno consegna nuovamente il documento al funzionario.
SCENA 76
La ragazza fa un cenno di saluto. ...Ciao...come va?
MARCO
SABRINA ...Abbastanza bene, grazie...
Marco sorride.
concorso...
MARCO
Che fai tu nella vita?
SABRINA ...Io sarei maestra di ruolo...
MARCO ...ah...bene...e com'è che...
SABRINA
...ma senza cattedra...
Intanto poco lontano da loro alcuni giovani stanno raccogliendo delle firme su un foglio. Subito si avvicinano anche ai tre.
Che è quel foglio?
ANNA
nessuna garanzia di correttezza nè di trasparenza...
Un altro giovane che ha ascoltato le sue parole poco lontano protesta vivacemente.
mancherebbe che annullassero il concorso... Interviene un'altra ragazza con in mano il foglio delle firme.
vedo perchè dobbiamo facilitargli il compito...
che la gente lo vuol fare il concorso, cosa credi? RAGAZZA
...Certo che no...
...Ma va a...
GIOVANE 2
Il giovane fa un gesto con la mano e si allontana senza ascoltare la sua replica. La ragazza si rivolge agli altri presenti.
è la questione...
RAGAZZA
La maggior parte dei presenti firma, compresi anche Marco, Anna e Sabrina.
Dissolvenza.
SCENA 77
GIORNALISTA Allora, che sta succedendo qui?
commissione arrivi a portarci il testo del compito...
GIORNALISTA ...Da quanto tempo siete qui?
CANDIDATO 1 ...Dalle sette e mezza di stamattina...
esattamente dov'è?
Interviene un altro candidato.
annullare il concorso...
GIORNALISTA ...Capisco...tu da dove vieni?
CANDIDATO 4
...Da Torino...
CANDIDATO 4 ...Per il solito problema...il lavoro...
GIORNALISTA
...Cosa fai per vivere?
CANDIDATO 4 ...aiuto mio zio che ci ha un bar...
La giornalista si avvicina ad altri candidati.
GIORNALISTA ...E voi da dove venite?
Il giovane ne indica un altro poco lontano da lui.
CANDIDATO 6
...Poco...
GIORNALISTA Ma perchè li fate allora?
CANDIDATO 5 GIORNALISTA CANDIDATO 5
La conversazione viene interrotta da una ragazza che arriva trafelata da una gradinata vicina.
medico al palasport... Dissolvenza.
SCENA 78
CANDIDATO 2 Almeno ci facessero sapere qualcosa...
I funzionari allargano le braccia sconsolati in segno di diniego. ANNA
MARCO
testa? ...Io no...
MARCO
Poi, rivolgendosi a Sabrina.
MARCO
MARCO
Mi dispiace...
Poco lontano alcuni candidati chiacchierano con altri giovani visibilmente più rilassati. Ci sono anche delle persone chiaramente ultracinquantenni, adolescenti e anche qualche bambino. Vicino a lui un altro giovane commenta ad alta voce e ride fra sè.
GIOVANE ...Anche parenti e amici si sono portati...
Dissolvenza.
SCENA 79
Anna fa cenno di no con la testa. Marco ricomincia a guardarsi intorno. Il parquet è gremito di funzionari che confabulano fra loro incerti sul da farsi. La stessa voce della mattina interviene all'altoparlante.
VOCE ALL'ALTOPARLANTE (v.f.c.) ...Un momento di attenzione, prego...
Subito il silenzio cala nel palasport.
rispettivamente assegnati...
Il brusio riprende più forte di prima. Anna guarda Marco con aria interrogativa. Marco sorride e scrolla le spalle.
Dissolvenza.
SCENA 80
MARCO Io vado al bar...vieni anche tu?
Anna lo guarda con un sorriso stanco e fa cenno di no. MARCO
...Ti porto qualcosa?
Anna fa ancora cenno di no con la testa senza guardarlo. Poi allunga le braccia in avanti come per stirarsi. Marco la guarda ancora una volta prima di allontanarsi. La ragazza ha lo sguardo triste e sconsolato.
SCENA 81
aspettando la commissione...
SCENA 82
semicatatonico.
...Ne vuoi?
MARCO
Anna guarda Marco e il bicchierino che tiene in mano come se si risvegliasse da un lungo sonno. Poi ne prende un sorso e lo restituisce a Marco. Intanto anche sul parquet la discussione tra i funzionari si sta animando e molti addetti appaiono piuttosto nervosi. Alcune persone cominciano ad intonare cori di protesta al grido di "buffoni, buffoni!". Anche Marco di tanto in tanto si unisce ai cori di protesta. Il parquet del campo di pallacanestro viene investito da una miriade di palline di carta. Ogni tanto vola anche qualche tavoletta di legno abbandonata dai candidati. Alcuni cominciano ad andarsene. Interviene nuovamente la voce dell'altoparlante.
La voce del funzionario viene letteralmente sommersa dai fischi e dai cori di protesta che ora si alzano da tutti i settori del palasport. Alcuni giovani cominciano a ritmare i cori sbattendo violentemente a terra sui gradini di cemento e contro le ringhiere di metallo le tavolette di legno. Molti seguono il loro esempio. Il frastuono è sempre più assordante. Marco e Anna si guardano e poi anche loro cominciano ad urlare e a sbattere le loro tavolette contro la ringhiera di metallo. Il rumore e le urla di protesta dei candidati sovrastano i disperati tentativi dei funzionari di calmare i presenti. La voce del funzionario all'altoparlante continua a lanciare appelli ai candidati.
commissione sta arrivando...
Altre tavolette volano pericolosamente sopra la testa dei funzionari infrangendosi sul parquet. Alcuni poliziotti fanno il loro ingresso nel palasport e cercano di aiutare i funzionari a tenere la situazione sotto controllo. Anna e Marco sono rossi in viso e ansimanti. Poco lontano Sabrina sta consolando una ragazza che piange disperata. Il caos è totale. All'improvviso alcuni uomini si fanno spazio tra la folla scortati dalla polizia e seguiti da un paio di telecamere delle televisioni. Sono i componenti della commissione che vengono accolti da un bordata di fischi e insulti. Marco istintivamente guarda l'orologio del palasport che ora segna le 19.14. Il presidente della commissione, un uomo di mezz'età con i capelli bianchi si fa dare un microfono da un funzionario e fa segno di voler parlare. Lentamente e a fatica il frastuono si fa meno intenso. L'uomo indica alcuni pacchi che sono stati portati nel frattempo sul parquet. Quindi inizia a
parlare con voce dura e perentoria.
Per un attimo si crea un silenzio irreale. Anna e Marco si guardano negli occhi increduli. Poi urla e fischi riempiono completamente lo spazio sonoro del palasport in un frastuono assordante. Anche Marco afferra la sua tavoletta di legno e la lancia con forza sul parquet. Subito altre centinaia di tavolette fendono l'aria da tutte le parti e si infrangono sul parquet sfrecciando pericolosamente sulla testa di funzionari e poliziotti che cercano di proteggersi come possono. Alcuni giovani cercano di raggiungere la posizione del presidente della commissione ma vengono respinti a fatica da poliziotti e funzionari che gli fanno scudo. Una ragazza piange ripetendo come un automa sempre le stesse parole.
Frattanto altri poliziotti entrano nel palasport con i manganelli e cominciano a sfollare le gradinate in modo alquanto spicciativo. Marco si guarda intorno. La confusione è totale. Molti si avviano velocemente verso le uscite incalzati dai poliziotti. Altri continuano a urlare insulti ed a lanciare ogni sorta di oggetto sul parquet. Anna è immobile per lo spavento. Marco cerca di scuoterla ma la ragazza sembra non sentirlo. Il fuggi fuggi generale si fa sempre più caotico. Marco prende le borse e i giacconi e se li mette in spalla. Quindi afferra Anna per un braccio e la trascina via.
Anna si fa guidare da Marco senza reagire anche se a poco a poco sembra riprendere coscienza della situazione. I due riescono ad infilarsi in una uscita laterale gettandosi in mezzo ad una enorme calca di persone ammassate nel tentativo di uscire. Quindi scendono velocemente le scale.
SCENA 83
SCENA 84
Dissolvenza in nero.
SCENA 85
umiliante...
continuare a sbattere contro questo muro di gomma...
ANNA ...Si, ma questa è la realtà...
MARCO
E' quello che tentano di far credere alla gente come noi... odio la realtà...
ANNA
guerriglia indiana... Anche Anna sorride.
...Molto poetico ma...
ANNA
ANNA
MARCO ...Che dici di approfittarne?
Anna ci pensa un attimo. Poi sorride nuovamente. ANNA
...Ma si...andiamo...
I due escono dall'automobile e si avviano verso il bar.
SCENA 86
tramezzini. Quindi si siedono su degli alti sgabelli di fianco ad un vecchio juke- box. Marco istintivamente si allunga per leggere i titoli delle canzoni. Si fruga in tasca per cercare qualche moneta. Trovatala la inserisce nell'apposita fessura e gettona un pezzo. Sfumato il funky, parte un aggressivo rock'n'roll intriso di soul.
...Bello, cos'è?
Paul Weller...
ANNA MARCO
I due giovani cominciano a rilassarsi. Il barista intanto porta le birre e i tramezzini. Marco alza il suo boccale per un brindisi.
ANNA
Ben detto!
I due ridono di gusto. Poi bevono e mangiano avidamente. Quindi riprendono fiato.
MARCO
Tu che fai domani?
ANNA ...Eh...ben poco...la solita vita micragnosa...
far credere...
MARCO
...Si, ma...domani?... Anna ci pensa un attimo.
ANNA ...domani...domani...fammi pensare...ah, si! Devo andare ad
aiutare a fare un trasloco...
giornata di lavoro...
ANNA ...Si, prendi per il culo...
no?
la tua 'musica per il cuore e per la mente'? Marco sorride.
MARCO
E' probabile...
Un velo di malinconia appanna per un attimo i loro sguardi. Poi Anna beve la sua birra. E anche Marco subito dopo finisce la sua.
ANNA Mi accompagni a casa?
MARCO
Va bene.
I due pagano la consumazione ed escono dal locale, mentre il juke box diffonde una sofferta canzone soul di James Brown.
SCENA 87
ESTERNO NOTTE - FUORI DAL BAR
Anna e Marco si riavviano alla macchina. Quando Marco estrae dalla tasca le chiavi dell'automobile qualcosa di metallico cade per terra ai suoi piedi. Marco si china a raccoglierlo. Sono le chiavi che gli ha dato lo strano figuro dell'albergo, Claudio Pera, qualche sera prima. Marco rimane per un momento ad osservarle come se cercasse di capire cosa sono. Poi guarda Anna ed il suo volto si illumina in un sorriso.
MARCO Che ne diresti di una vacanza al mare?
Che vuoi dire?
ci andavo da ragazzo... Anna lo guarda interrogativa.
ANNA
...Dici sul serio?
Anna rimane un attimo in silenzio pensierosa.
ANNA ...No...è che ho delle cose da fare...
da casa a prendere qualcosa...dei soldi...
disperso...
I due salgono in macchina. Un attimo dopo l'automobile riparte e scompare nella notte illuminata dai lampioni e dall'insegna al neon del locale.
Dissolvenza in nero.
SCENA 88
Buongiorno... Dove siamo? Vicino a Lerici...
Poi le indica il panorama.
MARCO ANNA MARCO
MARCO
ANNA ...Non male...quando si mangia?
MARCO
MARCO ...Guarda...siamo sul giornale...
Il titolo dell'articolo a tutta pagina recita: "Livorno: concorso caos". Anna dà una veloce scorsa all'articolo. Poi apre il finestrino e getta il giornale nel piazzale.
MARCO
Ma che fai?
ANNA Siamo o non siamo in vacanza?
Marco ci pensa un attimo. Poi risponde deciso. MARCO
Hai ragione!
Quindi aziona la chiave sul cruscotto, innesta la marcia e si immette sulla strada costiera. Intanto i fogli del giornale svolazzano sul piazzale deserto spinti dalla brezza mattutina.
SCENA 89
fumetto...E' l'immagine più bella che ho della mia infanzia... Anna lo ascolta in silenzio mentre il suo sguardo si perde lontano.
SCENA 90
SCENA 91
SCENA 92
SCENA 93
non facevo un viaggio...
MARCO Sono contento che ti piaccia...
Alcuni gabbiani si alzano in volo gracchiando dal tetto della chiesa.
SCENA 94
SCENA 95
scolpito dall'uomo a forma di piramide irregolare, recante sulla sommità una croce di ferro.
casolari e borgate, e all'arrivo dei pirati dal mare...
ANNA ...In effetti è abbastanza inquietante...
SCENA 96
Anna stringe gli occhi per metterlo meglio a fuoco. ANNA
...Si...ora lo vedo... Marco sorride.
SCENA 97
ANNA Quanto manca a Corniglia?
...Si chiama la "Via dell'amore"...
si arriva...
Il sole del pomeriggio illumina di mille riflessi la mossa superficie del mare.
SCENA 98
SCENA 99
abbastanza piccolo... Marco sorride. Poi riprende a parlare.
MARCO ...e poi non è un mio amico...
ANNA
...ma puttaniere si...
I due ridono. Sulla piazzetta panoramica del paese, dal quale si domina tutta la costa delle Cinque Terre, alcuni anziani stanno seduti a chiacchierare su delle panchine. Marco si avvicina.
MARCO ...Scusate...cercavo via Le Croci...
I signori anziani lo squadrano e lo guardano con diffidenza. Poi uno di loro gli indica con un bastone un vicolo laterale.
...E' quella là...
ANZIANO
MARCO ...Grazie...arrivederci...
Gli anziani ricominciano a parlare fra loro ignorando il suo saluto.
SCENA 100
MARCO ...Otto...dieci...dodici...Eccolo...ma...
Marco non finisce la frase. Anna si volta verso Marco che guarda attonito una porta contrassegnata trasversalmente dai sigilli gialli del tribunale di La Spezia. La casa è sotto sequestro.
MARCO ...Questa non ci voleva proprio...
Marco si gira intorno spaesato. Una vecchietta dalla finestra di un'altra casa li sta osservando con interesse.
MARCO ...Scusi...ma che è successo?
La vecchietta fa una smorfia.
Anna risponde.
L'anziana signora chiude la finestra, mentre Anna e Marco si guardano sconsolati in silenzio.
SCENA 101
ANNA
E ora che si fa?
MARCO ...Non so...vuoi tornare a casa?
Anna guarda il mare in silenzio. Poi si rivolge a Marco perplessa. ANNA
...Non credo...
SCENA 102
SCENA 103
FINE
Soggetto
Il concorso
Marco è un giovane che lavora per passione in una radio privata. Disoccupato, vive con la madre e sfoga le proprie frustrazioni in notti inquiete e vagabonde passate con gli amici in locali notturni di quart'ordine. Anna invece è orfana di entrambi i genitori e vive da sola in un piccolo appartamento periferico. Si mantiene soprattutto facendo piccoli lavoretti precari che si procura di tanto in tanto e a qualche aiuto della nonna. Appassionata di musica, ascolta spesso la radio in cui lavora Marco. Il quale racimola qualche soldo facendo anche il portiere di notte in un albergo tre volte la settimana. Una notte capita nell'albergo un bizzarro signore di mezz'età, Claudio Pera, che vive di espedienti e, dopo una strana conversazione, gli presta la chiave di una sua casa sulla costa ligure. Qualche giorno dopo sia a Marco che ad Anna arriva una raccomandata in cui una settimana dopo li si convoca per un concorso in una cittadina vicina. Il giorno del concorso, tenuto in un grande palasport per l'alto numero di partecipanti (cinquemila candidati per trentatre posti), i due casualmente si incontrano e fanno amicizia. Frattanto il concorso, dopo lunga attesa, viene spostato al pomeriggio. Così Anna e Marco hanno modo di conoscersi meglio. Al ritorno nel palasport una serie inspiegabile di disguidi allunga sempre più l'attesa dei candidati per la prova scritta. Alle sette e mezza di sera finalmente torna la commissione. La protesta nel palasport è ormai molto forte e generalizzata quando il presidente della commissione annuncia l'annullamento del concorso per motivi di ordine pubblico. Nel palasport esplode incontrollata la tensione accumulata nelle lunghe ore di attesa. Interviene anche la polizia e nel caos generale Anna e Marco riescono a dileguarsi indenni nella notte. Poco dopo, quando i due stanno per congedarsi, Marco ritrova casualmente la chiave che gli aveva dato Claudio Pera. I due giovani allora decidono sul momento di fare una vacanza insieme per dimenticare l'accaduto. Ma, giunti nella località, Anna e Marco scoprono che la casa è sotto sequestro. Incerti sul da farsi, non gli rimane che tornare alla stazione. Probabilmente torneranno a casa o forse no. Nell'attesa, Marco getta la chiave in mare. Quindi i due si lasciano andare ad una irrefrenabile risata liberatoria.